
Le origini
Le origini del P2P lending risalgono al 2005. Fu questo, infatti, l’anno in cui si affacciò sul web la prima piattaforma di finanziamenti dal basso con sede legale in Inghilterra ed in seguito, vista la grande opportunità di questo innovativo strumento, il modello di business fu replicato da numerosissime altre imprese sparse in tutto il globo. L’Inghilterra inoltre detiene il primato in termini di numero di piattaforme attive. Secondo uno studio pubblicato da Nesta, se ne contavano nel 2014 oltre 23. Possiamo quindi sostenere che il mercato all’interno di questo paese si presta ad un’analisi molto più approfondita rispetto ad altri paesi, Italia compresa.
La dinamica dei volumi
La prima analisi che andiamo a descrivere, è relativa ai volumi complessivamente raccolti nel settore della “finanza alternativa”. Il 2012 si è chiuso con un volume di raccolta complessiva pari a 267 milioni di sterline. Il biennio 2013 – 2014 è considerato il periodo di esplosione del fenomeno. I volumi, infatti, sono passati da 666 milioni di sterline erogate nel 2013 a 1.74 miliardi di sterline del 2014. Tradotto in termini percentuali, è stata registrata una crescita del 150% nel periodo 2012-2013 e del 161% nel periodo 2013-2014. Possiamo notare, inoltre, come 1.3 miliardi di sterline (il 76,47% del totale dei volumi) derivano dall’attività di social lending. Inoltre, le proiezioni al 2015, secondo la fonte del documento, stimano dei volumi complessivi per 4.4 miliardi di sterline.


I servizi offerti
Il mercato inglese, suddivide i prestiti sociali in due sottocategorie: il P2P business lending ed il P2P consumer lending che sono rispettivamente: il mercato dei prestiti erogati alle piccole e medie imprese (PMI) e quello dei finanziamenti tra privati. Questa, considerata inizialmente una caratteristica assoluta del mercato inglese ed americano, è stata recentemente emulata anche nel nostro paese. E’ nata infatti la piattaforma BorsaDelCredito che permette ai privati di poter investire direttamente le proprie somme in prestiti a PMI.
Chi utilizza il P2P lending in inghilterra?
Di particolare importanza risulta anche la distribuzione di età di coloro che utilizzano tali strumenti: fundraiser (coloro che domandano fondi) e funders (coloro che offrono fondi). Focalizzando l’attenzione sul P2P lending notiamo quanto segue:
- Il gruppo di coloro che domanda fondi per la maggiore e’ compreso tra i 35-54 anni.
- Il gruppo di coloro che offrono fondi hanno oltre i 55 anni d’età.
La struttura del mercato inglese del P2P lending
I principali portali che si contendono il mercato inglese sono circa 23. La prima piattaforma di P2P lending ad affacciarsi sul mercato mondiale risale al 2005. Denominata Zopa, con sede legale a Londra, è attualmente attiva ed è considerata l’impresa leader nel mercato britannico dei prestiti tra privati. Indagando le pagine del sito web ufficiale si possono ottenere i seguenti dati statistici: 740 milioni di sterline sottoforma di prestiti erogati di cui oltre 250 milioni concessi nel corso dell’anno corrente18. Zopa ha, inoltre, la rete più elevata di utenti che è pari ad oltre 500.000 clienti. Il ritorno medio di un investimento in Zopa è pari al 5% annuo (dati aggiornati a marzo 2015).
La seconda azienda in termini di volumi è FundingCircle. Fondata nel 2010, dopo 5 anni rispetto alla concorrente Zopa, è riuscita comunque a rimanere sul mercato e riporta i seguenti risultati: 498 milioni19 di finanziamenti con un rendimento medio per gli investitori del 6.4% annuo. Al terzo posto si posiziona RateSetter con 410 milioni (dati aggiornati a marzo 2015).
Il resto delle imprese attive sul mercato hanno volumi meno importanti e quindi sono state omesse. Di fatto le prime tre imprese hanno erogato ad oggi circa 1,6 miliardi di sterline. Possiamo notare che tale dato è già superiore a quello stimato dal documento prodotto da Nesta, ciò sta ad indicare come il mercato continua a crescere ad un livello maggiore rispetto a quello stimato dagli analisti. Per un elenco completo delle piattaforme ed un’analisi più approfondita del mercato britannico, si rimanda al report “understanding the alternative finance 2014” prodotto da NESTA.
Si segnala, infine, come FundingCircle, in una partnership con Zopa e Ratesetter, ha creato nel 2011 un’associazione denominata P2P Finance Association la quale si occupa di garantire uno standard di protezione a tutela dei consumatori. Il principale scopo dell’associazione è quello di promuovere e garantire il successo del P2P lending nel Regno Unito, sia per il mercato consumer che per quello business. Attualmente sono presenti alcune tra le principali società che si interessano attivamente dello sviluppo dell’organizzazione.
Commenta per primo