
L’obiettivo della ricerca
Dopo aver compreso come il P2P lending sia la tipologia di crowdfunding che attira i maggiori volumi di scambio sia in Italia che nel mondo, potrebbe essere interessante sapere cosa finanzia il P2P lending nel nostro paese. Si vuole indagare in sostanza se esiste un settore dominante in cui gli utenti sono maggiormente propensi a finanziare o richiedere dei finanziamenti. Questo genere di analisi può essere utile per gli investitori in quanto permette loro di comprendere come vengono allocate le proprie risorse ed è utile inoltre per i richiedenti in quanto offre loro la possibilità di capire quali sono i migliori settori per indebitarsi.
La base di dati
Per ottenere i risultati della seguente analisi, sono stati trattati i numeri forniti dalla piattaforma Prestiamoci. All’interno del sito ufficiale, è presente una sezione aggiornata in tempo reale della composizione complessiva dei finanziamenti in corso e di quelli già in corso di ammortamento. Ai fini di questa analisi sono stati raccolti i dati alla data del 30 giugno 2015. La somma dei prestiti in essere era pari a 294 per un controvalore complessivo di euro 1.528.550. Per ogni prestito sono pubblicati diversi dati ma ai fini della ricerca sono stati trattati i seguenti:
- Tasso di interesse (TAN)
- Oggetto della richiesta di finanziamento
- Somma richiesta
L’analisi
La prima operazione che è stata realizzata è relativa all’accorpamento dei prestiti erogati per categoria. In questo modo, è stato possibile creare una tabella che riporta il numero di contratti stipulati per ogni tipologia di finanziamento. Tralasciando la costruzione dei dati, il grafico seguente mostra la composizione del portafoglio.
I limiti del modello
Arrivati alla conclusione di questa analisi, è opportuno evidenziare alcuni limiti di questa analisi. Primo tra tutti la numerosità dei finanziamenti. Vi sono alcuni settori che presentano un numero molto limitato di contratti e pertanto i loro dati possono risultare distorti. Purtroppo, non disponendo di dati pubblici, non è stato possibile integrare l’analisi di questa piattaforma con le altre attive in Italia. Inoltre, allo stato attuale, non esiste un sistema che permette di verificare se questi finanziamenti vanno effettivamente a finanziare queste tipologie di prestito in quanto tutto ciò dipende dalla buona fede di coloro che effettuano una richiesta di finanziamento. Attraverso il sistema P2P si viene a perdere la componente legata alla conoscenza diretta del cliente tipica di un’istituzione finanziaria quale può essere una banca o una finanziaria.
Tuttavia, con questa analisi è possibile farsi un’idea generale su come si stia muovendo il P2P lending: su cosa si investe o su quali categorie di finanziamento vengono utilizzate le somme richieste all’interno delle piattaforme.
Commenta per primo