P2P-LENDING-PORTFOLIO

Ciao e benvenuto nella pagina dedicata al monitoraggio del mio portafoglio di Crowdfunding.

Ho iniziato a studiare il mondo degli investimenti alternativi nel 2015, quando non esisteva ancora nessun sito di informazione dedicato al crowdfunding (sono stato un pioniere). All’epoca esistevano solo Smartika e Prestiamoci come uniche piattaforme Italiane in cui si potevano investire i propri risparmi.

Oggi il mercato è letteralmente esploso. Sono tantissime infatti le piattaforme attive e costruire un portafoglio di investimenti ben diversificato è diventato molto più semplice che in passato.

Ho iniziato la mia esperienza come investitore in Smartika nel lontano 2015 ma a partire dal 2018 ho iniziato a costruire il mio primo portafoglio di investimenti alternativi. Oggi investo principalmente in 6 differenti tipologie di strumenti (asset class):

Le piattaforme che ho testato e dove ho investito

In questi anni ho testato e utilizzato oltre 25 piattaforme di Crowdfunding. Su alcune ho deciso di chiudere completamente l’esposizione perché non le ho reputate all’altezza delle mie aspettative mentre su altre sto ancora investendo attivamente.

Nell’ambito del P2P Consumer lending, ho esposizioni aperte su Mintos, Viventor, Twino, Finbee, Lendermarket, ViaInvest, PeerBerry, DoFinance, Bondster, Iuvo, Grupeer, RoboCash, Bondora, Swaper e Smartika.

Nel P2P Business invece ho posizioni aperte su: October, Debitum Network e Fellow Finance.

Non sono più molto esposto in Real Estate crowdfunding: ho qualche posizione aperta su EstateGuru. Ho infine anche qualche fattura commerciale acquistata tramite Investly.

Il pratica il mio portafoglio è piuttosto concentrato su prestiti di tipo consumer.

I paesi target: dove investo principalmente?

Il mio portafoglio di Crowdfunding contiene principalmente prestiti che vengono erogati in area Euro. Per capire come stanno andando le economie nei diversi paesi, utilizzo i dati sui principali indicatori macro-economici rilasciati della commissione europea: PIL, tasso di disoccupazione e tasso di inflazione.

Per semplicità ho ricostruito solo i grafici sulle previsioni dell’anno corrente (2021) e cliccando nella legenda in alto puoi vedere anche le altre metriche. Il prossimo anno si attende un elevato tasso di disoccupazione in Grecia, Spagna, Italia e Francia. Paesi dove attualmente non sono molto concentrato.

In Francia e Spagna però ci si aspetta anche un rimbalzo del PIL. In questo caso, l’Italia si posiziona al 9 posto.

Quanto ho investito nel Crowdfunding?

I conferimenti netti di capitale sono rappresentati dall’area verde scura sotto la spezzata grigia. E’ in sostanza la somma dei depositi meno i prelievi aggregati tra tutte le piattaforme. Il punto di massimo l’ho toccato a Gennaio 2020 dove avevo impiegato circa 21.5K euro.

A partire da marzo 2020 ho poi iniziato a ritirare il capitale per via della pandemia ed al 31 dicembre 2020 mi sono ritrovato con un impiego netto di circa 10K.

A partire da marzo 2021 ho deciso di ricominciare ad accumulare capitale facendo però molta attenzione alla selezione delle piattaforme e alla qualità degli investimenti offerti.

Il valore lordo del portafoglio (al lordo di posizioni in write-off e tasse) al 31 dicembre 2020 è pari a circa 14.200 euro a fronte di un capitale investito di circa 10.000 euro.

Come puoi notare, l’effetto della capitalizzazione composta ha cominciando a portare i suoi frutti in quanto le due curve si stanno cominciando ad allargare. Ciò significa che anche se lasciassi il capitale investito fermo a 10K, accumulerei comunque interessi in maniera esponenziale.

L’area compresa tra le due linee è il rendimento del mio portafoglio ovvero la somma degli interessi maturati mese dopo mese.

La mia rendita passiva

In questo grafico ho riportato il valore degli interessi che ho ottenuto ogni mese. Il punto di massimo l’ho toccato ad aprile 2020 dove ho realizzato una rendita passiva di quasi 200 euro.

Oggi il portafoglio continua comunque a generare una rendita di circa 100 euro mensili. Sono cifre piccole certo però il periodo storico che stiamo attraversando non è certo dei migliori per buttare tutto sul P2P Lending 🙂

Il rendimento del mio portafoglio

Nel primo anno, ho iniziato a investire seriamente a partire da aprile e per questo motivo la performance finale è stata più bassa rispetto agli altri anni. Nel 2019 invece ho realizzato il rendimento più alto che è stato pari all’11.24%.

Nel 2020, nonostante la pandemia, sono riuscito comunque a portare a casa un +10.03%.

Come puoi notare il P2P Lending è uno strumento che offre rendimenti piuttosto stabili ed è questa una delle caratteristiche che mi piace di più di questo strumento. Nel mese di gennaio e febbraio 2021 ho fatto qualche pulizia al portafoglio vendendo a sconto alcune posizioni che erano incagliate da diversi mesi. E’ per questo motivo che vedi la linea del rendimento andare giù forte.

Dovrei però riuscire a recuperare nei prossimi mesi ma non sono sicuro di riuscire a chiudere l’anno con un rendimento a doppia cifra.

La qualità del portafoglio

Infine ti lascio questa panoramica sulla qualità del portafoglio che ho tracciato nel corso del 2020. Ho iniziato a monitorare questa metrica da gennaio 2020 dividendo il valore del portafoglio in 4 insiemi: Bonis, Late, Default e Write-off.

Considero in default le posizioni che hanno più di 90 giorni di arretrato. Considero invece in write-off le posizione per le quali non ho più aspettative di incasso.

Ad oggi ho classificato in Write-off l’esposizione su Grupeer, Iuvo, DoFinance e Viventor. Al 31 dicembre 2020 avevo circa 1.100 euro classificati in Write-off. La qualità del portafoglio è peggiorata durante il periodo della pandemia in quanto di solito la parte in bonis era molto più ampia.

Gli aggiornamenti mensili

Se vuoi restare aggiornato sull’evoluzione del mio portafoglio, in questa pagina trovi raccolti tutti i report mensili. Sono informazioni storiche dalle quali però si possono sempre trovare spunti di analisi interessanti.

Se invece vuoi iniziare anche tu a costruire il tuo portafoglio di investimenti, visita la pagina dedicata ai bonus e cashback per ottenere rendimenti extra sui tuoi primi investimenti.

5 Commenti

  1. Posso sapere come mai hai calato gli investimenti notevolmente nel real estate?

  2. Ciao, posso sapere come mai hai disinvestito nel settore real estate?

  3. Ciao Riccardo, in realtà non sono mai stato molto esposto nel settore del real estate.

    Anche se l’investimento di per se potrebbe sembrare meno rischioso per via dell’immobile sottostante la realtà è che le piattaforme non hanno dei gran processi di recupero in caso di default del debitore.

    Inoltre l’importo del finanziamento è molto più alto rispetto ai prestiti consumer.

    Per queste ragioni al momento ho deciso di concentrarmi su prestiti a privati piuttosto che imprese o immobiliare.

  4. Ciao Daniele,
    una curiosità: ma in questo periodo di tassi di interesse bassi dalle banche, come fa il P2P lending a fornire % degli interessi così elevati?
    se il costo del denaro è basso perché un privato o un’azienda dovrebbe chiedere denaro più costoso attraverso queste piattaforme? Grazie

  5. Ciao Massimiliano, i tassi di interesse elevati che vengono offerti dal P2P Lending sostanzialmente riflettono il rischio dello strumento.

    Considera che la maggior parte dei richiedenti sono clienti che fanno fatica ad ottenere un credito da una banca e pertanto si rivolgono alle piattaforme che riescono a finanziarli ma ovviamente a tassi maggiori.

    Inoltre, solitamente un finanziamento ottenuto tramite P2P Lending viene erogato nei giro di qualche giorno e pertanto la velocità di erogazione viene “prezzata” sul cliente che è disposto a pagare di più per avere il capitale in un lasso di tempo molto breve.

    Spero di aver risposto alla tua domanda.

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