
Hai sentito parlare di P2P Lending da qualche amico o hai letto qualcosa su internet ma non hai la più pallida idea di cosa sia?
Bene, sappi che sei capitato proprio nel posto giusto!
Questa è una delle guide più complete sul P2P Lending. Leggila tutta con calma e avrai una conoscenza approfondita dello strumento che ti aiuterà ad investire, evitare di commettere errori da principiante e ridurre al minimo il rischio di perdita del tuo capitale.
Cos’è il P2P Lending?
Sempre più spesso si sente parlare di Peer 2 Peer Lending, Peer to Peer Lending, Social Lending, Prestiti tra Privati o Crowdfunding lending.
Sono tutti termini che probabilmente avrai sentito almeno una volta nella vita se sei alla ricerca di un finanziamento online oppure se stai cercando un modo semplice per investire i tuoi risparmi e costruirti una rendita finanziaria.
Il P2P Lending è un innovativo sistema che ti permette di prestare il tuo denaro ad altre persone nel mondo attraverso l’utilizzo di una piattaforma web.
Si hai capito bene, sei tu che presti direttamente i tuoi soldi ad altre persone (da qui il significato della parola Peer to Peer) o aziende in cambio di un certo tasso di interesse.
Il tutto comodamente da casa e senza dover necessariamente rivolgersi ad una banca o ad un consulente finanziario.
Di fatto fai la stessa attività che per anni hanno esercitato le banche e quindi, come loro, te ne assumi tutti i rischi. (ma anche i benefici!)
Il P2P Lending fa parte di un più ampio settore emergente: il CrowdInvesting. Quando si parla di CrowdInvesting ci si riferisce a prestiti a privati, prestiti a imprese, crowdfunding immobiliare, equity crowdfunding e invoice trading.
Questa è una guida sul P2P Lending, ma molti concetti sono trasversali e quindi se comprendi il funzionamento di questo strumento poi automaticamente sarai in grado di acquistare e gestire anche altre asset class.
Come funziona il p2p lending?

In passato, l’attività di raccolta e impiego di denaro è sempre stata svolta dal sistema bancario. Recentemente però, in tutto il mondo si sono affacciate sul mercato le piattaforme di P2P Lending che offrono la possibilità a cittadini privati di svolgere la medesima funzione della banca.
Nel P2P Lending in sostanza diventi tu la banca! Ovvero sei tu che decidi, a tuo rischio e pericolo, a chi prestare i tuoi risparmi. Le piattaforme mettono in contatto due soggeti: i prestatori e i richiedenti.
I Prestatori
I prestatori, detti anche P2P Lenders sono cittadini privati o aziende appartenenti alla Comunità Europea che decidono di investire le proprie somme di denaro all’interno delle piattaforme di P2P Lending.
Per poter prestare denaro ad altri soggetti è necessario iscriversi in una piattaforma, trasferire la somma da investire e selezionare i prestiti che si intende finanziare.
I rendimenti che puoi ottenere sono piuttosto interessanti: arrivano intorno al 12% annuo lordo che se confrontati con quello che offre oggi il mercato finanziario tradizionale sembrano tassi da fantascienza.
I Richiedenti
I richiedenti, detti anche P2P Borrowers sono l’altro tassello del sistema. Sono cittadini privati o aziende appartenenti alla comunità europea che hanno effettuato una richiesta di prestiti peer to peer attraverso una piattaforma di Social Lending.
Dopo aver caricato a sistema i propri dati, la piattaforma valuta la solidità finanziaria del richiedente e, se positiva, propone il finanziamento agli investitori.
In generale, i privati possono richiedere in un prestito peer to peer fino a 50.000 € mentre le aziende possono arrivare anche a 3 milioni di euro. Le durate dei finanziamenti invece partono da appena un giorno fino ad arrivare a diversi anni.
Le piattaforme
Le piattaforme di peer to peer lending, detti anche Marketplace Lending sono i portali web che mettono in contatto i prestatori con i richiedenti. Negli ultimi anni il mercato è letteralmente esploso e ad oggi si possono contare in Europa oltre 350 piattaforme specializzate nel fornire servizi di peer to peer lending.
Alcune piattaforme sono regolamentate dalle autorità di vigilanza mentre altre sono prive di alcun controllo. In Italia ad esempio sono autorizzate da Banca D’Italia ma all’estero a volte possono operare anche senza alcuna licenza.
Se vuoi scoprire di più, leggi l’articolo sulle piattaforme di crowdfunding.
I benefici del P2P Lending
Partiamo subito dalle cose belle! Con il P2P Lending puoi fare soldi comodamente stando seduto sul tuo divano di casa. Come? beh è piuttosto semplice…
…basta avere un po’ di denaro da parte e iniziare a prestarlo. Ma attenzione, non è tutto oro quello che brilla! Prima di partire in quarta finisci di leggere questa guida che ti darà tutti gli strumenti necessari per partire con il piede giusto.
Come si misura un buon investimento?
Per poter dare una risposta oggettiva, sappi che un buon investimento non si misura solo dal suo rendimento atteso, ma piuttosto dal bilanciamento tra rischio e rendimento.
Ad esempio, il Bitcoin pur avendo registrato un rendimento da capogiro, ha anche un rischio intrinseco elevatissimo in quanto l’oscillazione del suo prezzo va da qualche centesimo fino a 40.000 euro!
Pensa se tu avessi acquistato al massimo del valore 🙂 e poi subito dopo ci fosse stato un crollo…
Io il Bitcoin lo considero un investimento ad altissimo rischio!

Peer to peer lending vs altre tipologie di investimenti
Oggi sul mercato esistono diverse tipologie di prodotti finanziari che offrono diversi profili di rischio e di rendimento. Scopriamone alcuni.
Conto di deposito
I migliori conti di deposito oggi offrono rendimenti intorno all’1% lordo annuo. A volte è possibile ottenere tassi leggermente più alti se si vincolano le somme per un anno o più.
Il conto di deposito non è considerato un vero e proprio investimento ma un modo per parcheggiare la propria liquidità in attesa di trovare uno strumento migliore sul mercato. Solitamente i conti di deposito sono coperti da una garanzia dello stato fino ad un importo massimo di 100.000 euro.
Obbligazioni
I prestiti obbligazionari offrono rendimenti leggermente più alti rispetto ai conti di deposito ma hanno una durata più lunga: generalmente intorno ai 3-5 anni e in caso di liquidazione anticipata, il valore attuale dello strumento potrebbe essere inferiore al valore di acquisto.
Azioni
Investire nel mercato azionario con un orizzonte temporale a breve termine è come effettuare una scommessa: puoi guadagnare molto ma puoi anche perdere velocemente tutto il tuo capitale. Tuttavia, se adotti una strategia di lungo periodo, con un buon grado di diversificazione, puoi ottenere un buon rendimento sul capitale investito.
Peer to peer lending
Le piattaforme di Peer to peer lending offrono rendimenti lordi che vanno da un minimo del 5% ad oltre il 10% annuo. All’aumentare del rendimento corrisponde ovviamente un aumento di rischi.
Ora però è arrivato il momento di capire perché il P2P Lending può essere un prodotto interessante da inserire nel proprio portafoglio di investimenti.
Le caratteristiche del P2P Lending
Ora voglio mostrarti le principali caratteristiche del P2P Lending che ti faranno capire perché è considerato un ottimo strumento finanziario!
Bassa correlazione con i mercati finanziari
La prima interessante caratteristica del P2P lending è la bassa correlazione dei rendimenti con altri prodotti finanziari.
Senza scendere troppo in tecnicismi, un valore è correlato ad un altro se è vicino ad 1 o -1 mentre se è vicino a zero si dice che c’è assenza di correlazione.
In questa tabella, realizzata da LendingMemo, un sito web di analisi sul P2P, ci mostra le correlazioni tra il P2P con alcuni strumenti finanziari.
Osservando l’ultima colonna, notiamo tanti numeri vicini allo zero. Ciò significa che se il prezzo di un’ azione si muove di 1% in alto o in basso, il valore del tuo portafoglio di P2P lending non ne risente affatto.

Bassi tassi di default
La seconda caratteristica del p2p lending è legata al concetto di bassi tassi di default. Brismo, un data provider inglese, ha realizzato questo grafico che mette in relazione il rendimento lordo, il rendimento netto e le perdite nel mercato UK, uno dei più grandi in Europa.
Guarda come le perdite in media oscillano intorno al 2% e sono piuttosto stabili nel tempo quindi abbastanza prevedibili.

Bassa volatilità dei rendimenti
La terza caratteristica del Peer to Peer lending è la bassa volatilità dei rendimenti. Questo grafico, realizzato da Funding Circle, mostra proprio questo concetto.
L’alternative Lending (Finanza alternativa) offre rendimenti medi intorno al 7.5% con una deviazione standard (vedila come la variazione dei rendimenti) pressoché inesistente.
Ciò significa che i rendimenti sono facilmente prevedibili e costanti nel tempo.

Ma qual è il rendimento effettivo del P2P Lending?
Dopo aver chiarito le principali caratteristiche del p2p lending, voglio dimostrarti quanto appena detto attraverso le performance del mio portafoglio di peer to peer lending.
Investo in oltre 20 piattaforme da circa 2 anni e ho accumulato un po’ di track record che voglio condividere con te. Osserva innanzitutto come ogni mese il rendimento è più o meno sempre lo stesso intorno allo 0.9% mensile. (colonne in verde, scala di destra). La riga nera invece ti mostra il rendimento cumulato nei mesi (scala di sinistra) e come puoi notare cresce sempre in maniera stabile e costante.

Per quanto riguarda i tassi di default, ho fatto un’analisi del mio portafoglio per verificare i risultati di Brismo. Come puoi notare, la parte rossa che è quella in default (ritardo di almeno 3 rate) è pari a circa un 2% dell’intero portafoglio e in linea con quanto ha osservato Brismo nel mercato UK.
Ci tengo a precisare inoltre che questi default non sono ancora vere e proprie perdite in quanto i processi di recupero sono ancora in essere e quindi il vero tasso di perdita è quasi nullo.

Stai pensando di spaccare il salvadanaio e buttare tutti i tuoi soldi nel P2P Lending?
Fermati, non farlo. Scopri prima quali sono i principali rischi e gli errori che si commettono quando si comincia a investire nel P2P Lending.
Quali sono I rischi del peer to peer lending?
Il principale fattore da considerare nel peer to peer lending consiste nel fatto che il debitore possa non ripagare il proprio debito. Le piattaforme, prima di pubblicare un offerta di finanziamento, analizzano nel dettaglio la situazione economico-finanziaria del debitore. Solitamente interrogano la centrale rischi, analizzano i dati di bilancio, buste paga ecc…).
E’ chiaro però che l’attività di prestare denaro è rischiosa in quanto nessuno ci può garantire che il debitore sia un buono o cattivo pagatore nel corso del tempo.
Come ridurre al minimo i rischi del peer to peer lending?
Non è possibile azzerare i rischi nel peer to peer lending ma è possibile ridurli al minimo. Se vuoi investire nel P2P Lending, la prima regola è investi somme di denaro per cui tu sei disposto a perdere.
La seconda regola è diversifica il più possibile i tuoi investimenti su un ampio numero di debitori e di piattaforme. Se vuoi scoprire tutte le azioni che puoi intraprendere per la riduzione dei rischi, leggi l’articolo dedicato.
Liquidità nel peer to peer lending?
Alcune piattaforme di peer to peer lending non hanno un mercato secondario per cedere i tuoi investimenti. In questo caso, l’unico modo per ottenere il tuo capitale è quello di attendere tutta la durata del finanziamento.
Altre piattaforme invece hanno implementato un mercato secondario attraverso il quale con pochi click puoi chiudere completamente la tua posizione. Quando scegli su quale piattaforma investire, tieni presente questo aspetto.
I principali errori quando si comincia a investire nel P2P Lending
Oltre il 90% delle persone che investe nel P2P Lending lo fa in maniera sbagliata esponendosi a molti rischi facilmente evitabili. Ecco di seguito i principali a cui devi prestare attenzione:
Errore n.1: Investire tutti i tuoi risparmi nel P2P Lending
Se da un lato può sembrarti un’opportunità ghiotta quella di ottenere un rendimento del capitale investito superiore al 10%, non è assolutamente consigliato investire tutti i tuoi risparmi in questo genere di strumento.
Il motivo è chiaro: il P2P Lending pone il tuo capitale a rischio. Ciò significa che se le cose dovessero andare male rischieresti di perdere il 100% dell’intera somma.
Accontentati di una piccola percentuale allocando ad esempio un 10% del tuo patrimonio sul P2P Lending. Vedrai comunque crescere i tuoi risparmi in maniera costante e potrai dormire sonni abbastanza tranquilli 🙂
Errore n.2: Investire solo su una piattaforma
Il secondo errore che molti investitori alle prime armi commettono è quello di investire solo su una singola piattaforma. Se da un lato differenziare troppo rende poi il monitoraggio più complicato, dall’ altro ti garantisce che se una piattaforma dovesse fallire o chiudere per frode il tuo capitale lo vedresti fumare in un secondo.
Meglio quindi dividere il più possibile su tante piattaforme.
Errore n.3: Investire solo su prestiti che offrono un rendimento elevato
A volte i rendimenti che si possono ottenere dal P2P Lending possono superare anche il 20% annuo.
Ricorda però che alti rendimenti corrispondono ad alti rischi. E’ una legge della finanza che esiste anche in questo caso.
Punta quindi a rendimenti in linea con il mercato, ovvero intorno al 12% annuo al massimo per singolo debitore.
Errore n.4: Investire solo su una singola area geografica
L’errore n.4 è quello di puntare tutto su una sola geografia. Niente di più sbagliato, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria.
Da un giorno all’altro gli stati chiudono interi settori e il tuo investimento potrebbe veramente essere soggetto a forti perdite soprattutto se i governi impongono dei blocchi ai pagamenti.
Quindi cerca di diversificare il più possibile anche per area geografica e prediligi economie forti e in crescita.
Errore n.5: Investire solo su pochi debitori
Infine l’errore n.5 consiste nell’investire solo su una manciata di progetti o debitori (i c.d. borrowers).
La vera forza del P2P Lending in realtà consiste proprio nello splittare il più possibile il tuo capitale su una moltitudine di soggetti richiedenti.
In questo modo, se un debitore dovesse risultare inadempiente, tu perderesti solo la tua piccola quota ma la maggior parte del capitale sarebbe “al sicuro”.
Ora che hai compreso come la diversificazione sia l’unico strumento che ti permette di ridurre al minimo i rischi, devi iniziare a pensare a selezionare le piattaforme di P2P Lending. Ce ne sono tantissime, e ogni giorno ne nascono sempre di nuove e quindi è importante sceglierle attentamente per non trovarsi spiacevoli sorprese.
Come scegliere una piattaforma di P2P Lending?
Dopo i recenti fallimenti delle due piattaforme Kuetzal ed Envestio, è molto importante scegliere le migliori piattaforme in cui allocare i propri risparmi, ancor prima di prestarli.
Con oltre 350 piattaforme in Europa, la scelta di una piattaforma non va effettuata solamente guardando il tasso di interesse ma occorre fare un’analisi molto più approfondita.
Leggi tutte le mie recensioni, e leggi anche l’articolo di approfondimento su come valutare una piattaforma di p2p lending prima di iniziare a investire.
Il mercato del Social Lending in Italia
Tutti i siti peer to peer italiani sono inquadrati come soggetti bancari, intermediari vigilati oppure agenti di istituti di pagamento. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’ Osservatorio CrowdInvesting, si contano 16 piattaforme operative sul suolo italiano.
Nel corso del tempo, le piattaforme si sono specializzate in verticali differenti ovvero: P2P Consumer lending (prestiti tra privati), P2P Business lending (prestiti a imprese) e Crowdfunding Immobiliare (finanziamenti di tipo immobiliare).
Al 30 giugno 2020 si osservano 749 Milioni di euro erogati dai portali di P2P Lending italiani e circa l’80% del mercato è servito da 4 piattaforme: Younited Credit, Credimi, BorsaDelCredito e October.
Purtroppo però le prime due non danno la possibilità a investitori privati di poter investire in quanto sono sostenute da investitori istituzionali (Banche e Fondi pensione). Pertanto, le più grosse piattaforme italiane aperte ai retail sono BorsaDelCredito, October e Prestiamoci.
Come iniziare a investire nel P2P Lending?
Prima di iniziare a investire nel P2P Lending, studia bene tutti i rischi associati. Stiamo parlando di uno strumento semplice da capire, ma particolarmente rischioso. Non farti ingannare dalle pubblicità o da pseudo consulenti della domenica.
Studia prima il mercato e lo strumento, poi inizia a investire.
All’inizio potrai fare alcuni errori ma se leggi questo articolo, saprai come partire con il piede giusto.
Se infine vuoi vedere come investo nel P2P Lending e quanto guadagno ogni mese da questo genere di strumento, visita la pagina dedicata al tracking del mio portafoglio e valuta se può essere un’attività adatta a te.
Le piattaforme sono tutte uguali? Quali sono le migliori?
Le piattaforme di prestiti p2p sono molto simili tra di loro nel loro principio di funzionamento. Esso può essere riassunto in questi cinque passi:
- Step1: Il richiedente presenta una domanda per un finanziamento e la piattaforma effettua un’analisi di affidabilità economico-finanziaria, assegna un rating e un tasso di interesse. Se il richiedente accetta la proposta la sua domanda di prestito viene inserita all’interno del Marketplace.
- Step2: Il prestatore, si registra nella piattaforma e alloca il suo capitale acquistando una parte di questo prestito. Non è infatti obbligato ad acquistare per intero il prestito ma può ad esempio investire anche solo 1 euro su ogni debitore per ridurre ulteriormente il rischio di credito.
- Step3: Nel momento in cui la domanda del richiedente avrà ricevuto il 100% della somma richiesta, il richiedente riceverà il denaro tramite bonifico bancario direttamente sul suo conto.
- Step4: Il richiedente rimborserà tramite addebito diretto (normalmente con rate mensili) il finanziamento ricevuto, restituendo e remunerando le quote di ognuno dei prestatori al tasso di interesse pattuito.
- Step5: In caso di ritardi o interruzioni nei rimborsi da parte del richiedente, la piattaforma svolge anche la funzione di recupero crediti.
Se sei interessato a scoprire quali sono le migliori piattaforme, leggi tutte le recensioni che ho scritto.
Come sono tassati i guadagni?
La tassazione degli interessi nel P2P Lending merita un articolo a parte. Qui voglio semplicemente darti qualche indicazione di massima riguardo alle piattaforme italiane e quelle estere in quanto la tassazione applicata è differente.
Le piattaforme Italiane
La Legge di Bilancio (Legge 205/2017) ha introdotto una agevolazione per i prestatori, assoggettando i proventi da investimento nel P2P lending alla ritenuta a titolo definitivo con aliquota 26%, come già accade per altri proventi finanziari quali dividendi e cedole di obbligazioni.
In parole semplici, le piattaforme di peer to peer lending autorizzate da Banca d’Italia agiscono come sostituto di imposta, applicando agli interessi mensili una ritenuta alla fonte del 26% a titolo di imposta.
Alla fine di ogni anno solare, all’interno di ogni piattaforma è possibile visualizzare la certificazione unica (CU) che contiene il riepilogo degli interessi percepiti nel corso dell’anno e delle ritenute applicate.
Le piattaforme estere
Se decidi di investire in piattaforme estere quali ad esempio Bondora o Mintos, il trattamento fiscale sarà differente rispetto alle piattaforme italiane.
Infatti, poiché tali piattaforme non applicano alcuna ritenuta, saremo noi a dover dichiarare al fisco ogni anno i proventi realizzati. In sostanza quindi i rendimenti maturati nell’anno di riferimento, andranno a concorrere alla formazione della base imponibile ai fini IRPEF (calcolato in base a scaglioni ed aliquote crescenti).
Anche in questo caso, le piattaforme mettono a disposizione un documento che riporta gli interessi percepiti per ogni anno solare di riferimento da presentare al proprio CAF o commercialista di fiducia.
Dove trovare informazioni sul P2P Lending?
In questo sito troverai moltissime informazioni, recensioni delle migliori piattaforme, l’andamento del mio portafoglio e anche un blog ricco di contenuti sul mondo del crowdfunding a 360 gradi. Utilizza anche il campo di ricerca per trovare ciò che ti interessa.
Esistono poi una marea di informazioni sul web. Cerca di tenerti aggiornato leggendo i vari blog delle piattaforme o entra su telegram nel mio canale ufficiale per scambiare opinioni e restare sempre aggiornato sul mondo del crowdfunding.
Conclusioni
Siamo arrivati al termine di questa guida sul p2p lending. Probabilmente avrai ancora mille dubbi al riguardo ma spero di averti dato le basi per poter approcciare a questo strumento.
Ovviamente c’è ancora tanto da imparare come ad esempio aprire un account o impostare una strategia di investimento. Il mio consiglio è procedi per gradi, prova con piccole cifre e poi quando hai compreso il funzionamento aumenta l’esposizione.
Investire nel P2P Lending può essere una valida alternativa se sei alla ricerca di elevati rendimenti. Occorre tuttavia prestare attenzione alle piattaforme in cui si intende investire, e in generale a tutti i rischi ai quali si è sottoposti.
Se non sei una persona particolarmente avversa al rischio, il Peer to Peer Lending potrebbe essere un’opportunità da considerare.
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