
Cari amici,
chi l’avrebbe mai detto che dopo due anni di pandemia globale si dovesse anche affrontare il rischio di una terza guerra mondiale.
La tensione tra Russia, Ucraina, USA, Cina e Europa è alle stelle e spero vivamente che si arrivi presto a un accordo e si ponga fine a questo conflitto che sta portando solo distruzione e miseria.
Crisi del settore energetico, fine delle moratorie, inflazione e i costi delle materie prime saranno i principali temi di discussione che dovranno essere affrontati nei prossimi mesi e mi aspetto tempi difficili per tutti.
Credo inoltre che il P2P Lending baltico dovrà attraversare uno dei periodi più bui della sua storia e penso che questo sia il primo vero stress test che le piattaforme dovranno affrontare.
Personalmente immagino che ci saranno alcuni originator che chiuderanno i battenti e altri che si ridimensioneranno o sposteranno i propri business verso altri stati considerati “più sicuri”.
Nel frattempo quasi tutte le piattaforme estere hanno intrapreso azioni di mitigazione e in questo articolo ho voluto raggrupparle per avere un quadro più chiaro su cosa sta succedendo per valutare cosa fare nelle prossime settimane.
Riporto poi anche un approfondimento al mondo delle criptovalute e su MoneyFarm: strumenti che utilizzo a complemento del mio portafoglio di “Investimenti Alternativi”.
P2P Lending
Il mercato del P2P Lending estero offre da diversi anni opportunità di investimento in Russia e Ucraina attraverso le seguenti piattaforme: Iuvo, Mintos, Twino, PeerBerry, Robocash, Bondster e Kviku.
A seguito del conflitto tra Russia e Ucraina, tali piattaforme hanno adottato misure di sicurezza per proteggere gli investitori. Come noto infatti, gran parte delle banche russe sono state escluse dal sistema dei pagamenti internazionali SWIFT e mi immagino che i debitori in Ucraina abbiano come ultimo dei pensieri quello di saldare una rata scaduta.
Vediamo quindi come si sono mosse le principali piattaforme.
Iuvo
Iuvo ha sede in Estonia ed è un aggregatore di Originators in stile Mintos. Tra le varie finanziarie è presente Kviku, piattaforma russa posizionata nel P2P Consumer Lending.
Iuvo ha temporaneamente rimosso dal mercato primario tutti i prestiti erogati da Kviku ma il mercato secondario al momento è ancora attivo ed offre la possibilità agli utenti di acquistare o vendere le posizioni aperte. Ho dato un’occhiata al mercato secondario e ho notato che attualmente si vendono i prestiti Russi con uno sconto del 20% sul valore nominale.

Mintos
Mintos al momento dello scoppio della guerra in Ucraina aveva 8 finanziarie attive: Creditter, DoZarplati, EcoFinance, Kviku, Lime, Mikro Kapital, Mokka e SOSCREDIT. Anche in questo caso sono stati sospesi i nuovi prestiti da Russia e Ucraina fino a nuovo ordine mentre nel mercato secondario è ancora possibile fare trading dei prestiti attivi.
L’ esposizione complessiva di Mintos in Ucraina è inferiore allo 0,5% e del 15% in Russia pertanto circa l’ 85% dei volumi originati su Mintos non dovrebbe avere problemi.
Osservando il mercato secondario notiamo come il tasso di sconto sui prestiti Russi sia leggermente inferiore rispetto a Iuvo.

Twino
Twino, piattaforma di P2P Lending basata in Lettonia, aveva nel 2019 e nel 2020 un’esposizione complessiva nei confronti della Russia di oltre il 50%. (Dati di bilancio)
Tuttavia, Twino ha dichiarato che oggi i prestiti Russi rappresentano circa il 20% del suo portafoglio complessivo mentre l’esposizione più grossa è al momento in Lettonia e Polonia.
La piattaforma ha inoltre affermato che aveva già preventivato un potenziale deprezzamento del rublo. (Chissà se avevano previsto uno scenario così catastrofico?).
Ha aggiunto infine che le banche con cui opera Twino non sono state colpite dalle sanzioni imposte alla Russia.
PeerBerry
Peerberry è basata in Croazia e ha diversi loan originator Ucraini e Russi. La società ha dichiarato che nessun nuovo prestito da Russia e Ucraina verrà listato sulla piattaforma ma verranno gestiti solo i potenziali rimborsi futuri.
I Loan Originator hanno accumulato riserve significative nelle banche dell’Unione Europea. Resta solo da capire se riusciranno a gestire l’ondata di crediti deteriorati che inevitabilmente arriveranno nei prossimi mesi.
Credo che Peerberry sia particolarmente esposta in Ucraina e Russia. Non ho fatto i conti precisi ma mi sa che oltre il 50% dell’esposizione totale provenga da li. Gli originator con la sigla UA sono Ucraini mentre quelli con la sigla RU sono Russi. Qui trovate tutti i numeri -> https://peerberry.com/peerberry-statistics/
Robocash
Robo.cash (Piattaforma con sede legale in Croazia) è entrata nel mercato russo nel 2018 quando la società madre Robocash Group ha acquisito l’originator MFC Zaymer.
Il fondatore del gruppo Robocash, Sergey Sedov, ha dichiarato qualche settimana fa che le business unit russe rappresentano circa il 60% dell’utile netto del gruppo. Ha affermato tuttavia che né Robocash, né i loan originator hanno rapporti con banche russe pertanto, assicurano che i soldi investiti su Robocash non sono mai trasferiti da o verso la Russia.

Bondster
Bondster attualmente collabora con 27 loan originator e due sono quelli esposti in Russia: Kviku e Lime con rispettivamente il 13% e il 10.1% di volumi complessivamente originati.
Anche Bondster, ha deciso di interrompere l’emissione di nuovi prestiti in Russia ma ha lasciato aperto il mercato secondario dove attualmente si cedono prestiti con uno sconto medio del 20% circa.
Kviku
Kviku è la finanziaria che offre opportunità di investimento Russe su quasi tutte le piattaforme citate in precedenza e inoltre ha una piattaforma proprietaria. Probabilmente è l’originator più esposto e quello che a mio avviso è più a rischio di tutti.
Ho trovato un comunicato stampa di qualche giorno fa dove il CEO non si aspettava un’uscita della russia dal sistema SWIFT ma evidentemente hanno sottovalutato la cosa.
Sembrerebbe che comunque abbiano preso le dovute precauzioni spostando i fondi su banche cipriote.
Quanto sono esposto in Ucraina e Russia?
Premetto che non ho più una grossa esposizione nel mercato del P2P Lending in quanto avevo iniziato a ridurre i miei investimenti a partire dal mese di marzo 2020 a seguito della pandemia Covid19.
Attualmente mi ritrovo con una esposizione (in Bonis) complessiva di circa 7.500 euro di cui 1.600 allocati su prestiti Russi ed Ucraini.
A titolo precauzionale, ho deciso di sospendere tutti gli autoinvest esteri in attesa di avere maggiori elementi e informazioni che mi permettano di capire dove continuare a investire in futuro.
Piattaforma | Russia | Ucraina | Altri Paesi | Esposizione totale |
Lendermarket | 1,364.20 | 1,364.20 | ||
Robocash | 1,297.81 | 1,297.81 | ||
Finbee | 1,240.74 | 1,240.74 | ||
Peerberry | 1,163.46 | 60.00 | 1,223.46 | |
Mintos | 43.91 | 985.53 | 1,029.44 | |
Twino | 335.53 | 298.67 | 634.21 | |
Prepay | 525.00 | 525.00 | ||
October | 121.37 | 121.37 | ||
Kviku | 69.16 | 69.16 | ||
Totale complessivo | 448.60 | 1,163.46 | 5,893.32 | 7,505.39 |
Per quanto riguarda il mercato italiano, ho intenzione di continuare a investire in Prepay (Recensione) in quanto la ritengo una delle poche piattaforme italiane ad offrire rendimenti interessanti grazie al sistema di pagamento anticipato dell’interesse.
Se ti interessa Prepay e vuoi iscriverti alla piattaforma, utilizza il codice ITACRW50 e avrai a disposizione 50 euro sotto forma di capitale che Prepay investirà al posto tuo dove riceverai gli interessi.
Crypto Lending
Chiaramente anche il mercato delle criptovalute ha risentito della guerra in Ucraina e io personalmente ho capito anche che Bitcoin non può essere considerata una riserva di valore.
Come puoi notare infatti, mettendo a confronto l’oro (linea gialla) con BTC (linea verde) si nota chiaramente come il metallo prezioso si sia apprezzato nel corso del tempo mentre il Bitcoin abbia perso oltre il 20% di valore.

Al di la di questo aspetto, ho deciso comunque di continuare a investire nel mercato delle criptovalute principalmente sfruttando le piattaforme di finanza centralizzata le quali offrono prodotti piuttosto simili al P2P Lending.
In sostanza si prestano capitali e si ottengono interessi e il bello è che si ottengono rendimenti a doppia cifra anche su Euro e Dollari senza rischio di default della controparte.
Le piattaforme che utilizzo al momento sono 8 e i rendimenti che offrono sono i seguenti:
Piattaforma | EURO | BTC | ETH | USDC |
Celsius | – | 5% | 5.35% | 7.1% |
NEXO | 10%** | 6%* | 6%* | 10%* |
Hodlnaut | – | 6.7% | 5.7% | 12.7% |
Crypto.com | – | 4.5%** | 5.5%** | 10%** |
Coinloan | 10.3% | 5.2% | 5.2% | 10.3% |
Ledn | – | 6.25% | – | 9.25% |
BlockFI | – | 4.5% | 5% | 8% |
Youhodler | 12% | 4.8% | 5.5% | 12% |
MoneyFarm
Una quota importante del mio portafoglio complessivo è allocata su MoneyFarm su tre distinti portafogli. Come possiamo notare, gli ultimi due mesi sono stati caratterizzati da uno storno significativo che hanno annullato i progressi messi a segno negli ultimi 9 mesi.

In questi momenti è facile farsi prendere dal panico e decidere di disinvestire ma io personalmente avendo un orizzonte temporale di lungo periodo ne ho approfittato per far partire un piano di accumulo andando a mediare i ribassi con prezzi di acquisto più bassi.
A tal proposito, ecco cosa consiglia moneyfarm.
Per gli investitori, il nostro consiglio è lo stesso che abbiamo dato durante crisi simili: mantenere la rotta e resistere all’impulso di anticipare il mercato, per proteggere la ricchezza. In molti casi, questo può avere l’effetto opposto: disinvestire durante le turbolenze del mercato è un modo infallibile per cristallizzare le perdite e può farti perdere la ripresa.
Dopotutto, è la ripresa la parte più importante di qualsiasi recessione economica. Dopo ogni forte flessione negli ultimi 20 anni, incluso il Covid-19, i mercati alla fine si sono ripresi e hanno visto una ripresa rapida.
Fonte: MoneyFarm
Per valutare l’impatto del ritiro dai mercati, abbiamo esaminato la crescita di due ipotetici portafogli identici. Uno è stato ritirato dai mercati durante i quattro principali cali degli ultimi 10 anni e reinvestito solo dopo che questi si erano ripresi, mentre l’altro ha mantenuto la rotta e ha aspettato che il mare si calmasse. Il disinvestire in modo precoce ha portato il primo investitore a perdere il rimbalzo del mercato. E dunque il suo portafoglio ha registrato una crescita inferiore del 35% rispetto al secondo.
Ciao ma hai pubblicato immagini dove non vi è sconto ma premio sui prestiti in russia.