Il Made in Italy che punta sul Crowdfunding

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Sono sempre di più le PMI nostrane che puntano all’export per sopravvivere ed esportare il Made in Italy. E sono tante anche le aziende e gli imprenditori che cercano fondi online per superare la crisi economica, che sembra non voler finire.

L’ultima frontiera della finanza alternativa si chiama Crowdfunding, a cui si affidano start-up e aziende avviate che necessitano di fondi per affrontare i costi legati all’esportazione e al marketing, o anche solo per riuscire ad aumentare le vendite sul territorio locale.

L’internazionalizzazione quindi oggi passa, anche, dal Crowdfunding, come testimonia la giovane Deborah Andriolo, CEO di Cashmerewool, la quale in un’intervista dichiara:

madeinitaly1Vogliamo espanderci soprattutto all’estero, creare nuove opportunità di lavoro […]Abbiamo bisogno di nuovi fondi, purtroppo le banche, a torto o ragione, sono molto molto restie a concedere prestiti, se non si hanno solide garanzie, che una piccola ditta familiare come la nostra, non può avere. Questo è il motivo per cui ci rivolgiamo con fiducia al  Crowdfunding”.

È partita infatti il 6 Giugno scorso la raccolta fondi online su Indiegogo di Cashmerewool, azienda Biellese fondata nel 2008 che produce capi di qualità 100% Made in Italy.

Anche le istituzioni si stanno adeguando a queste nuove esigenze delle PMI. Il comune di Milano ha reso noto infatti che “…la percentuale di imprese locali che hanno chiesto un finanziamento (o che avrebbe voluto farlo) è lievitata dal 18% al 21%. Sono le imprese del commercio, ad esempio, ad avere maggiori difficoltà nell’ottenere un prestito.”

Per fare il punto sui nuovi strumenti per l’accesso al credito che rappresentano, in misura crescente, una risorsa irrinunciabile per le imprese, la Camera di Commercio di Milano ha organizzato in passato appuntamenti dedicati all’illustrazione delle alternative possibili, focalizzandosi sul Crowdfunding tenendo seminari sull’argomento.

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La speranza è che il Made in Italy possa raggiungere un mondo lontano, come vorrebbe anche Carlo Maria Recchia, inventore della birra Crow, la prima birra al mais corvino prodotta interamente in Italia, che entro il 22 Giugno 2016 proverà a raccogliere su WOOP €3000 per produrre il secondo lotto di birra.

Anche il classico Aceto Balsamico di Modena dell’Associazione Consorteria sbarca all’estero grazie a Kickstarter con il progetto Vinegraal che ha raccolto oltre €36,000 da 263 sostenitori per portare il gusto della tradizione modenese nel mondo.

Insomma, ormai i piccoli imprenditori, artigiani e commercianti si rimboccano le maniche e portano avanti i loro sogni e progetti grazie all’innovazione della rete. Un precorso non facile ma necessario.

Informazioni su Daniele Forza 150 Articoli
Sono Daniele, fondatore di questo blog. Dal 2015 investo attivamente nelle piattaforme di P2P Lending e sono qui per raccontarvi la mia esperienza.

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