Invoice Trading: cos’è e come funziona

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Alternative Finance e Fintech stanno mostrando grande vivacità grazie al sorgere di nuove piattaforme specializzate ed una crescente fiducia degli investitori, sia “crowd” che istituzionali. All’interno della dimensione Fintech, il fenomeno dell’Invoice Trading (o Invoice Financing, o ancora in italiano “anticipo fatture”) sta destando molto interesse, realizzando un’importante crescita in termini di volumi investiti e di nuove piattaforme attive.

Invoice Trading: che cos’è?

Sinteticamente, si tratta della cessione di fatture commerciali dei propri clienti (debitori ceduti), attraverso una piattaforma online specializzata, da parte di una PMI (cedente) ad un investitore terzo (cessionario), il quale anticipa alla PMI il saldo al netto della sua remunerazione.

Il profilo tipico delle imprese finanziate è quello delle PMI. Il vantaggio si concretizza nel veloce smobilizzo del capitale circolante, che rappresenta un fattore critico in Italia dove i tempi medi di liquidazione delle fatture sono oltre i 90 giorni (più del doppio rispetto alla media tedesca) e l’accesso al credito è limitato solo a chi può offrire un certo numero di garanzie sui canali tradizionali (come banche e istituti specializzati nel factoring).

Invoice trading: come funziona?

Idealmente, l’Invoice Trading prevede che la PMIregistrata sul portale possa offrire la vendita di una o più fatture commerciali (in attesa di saldo da parte del cliente che la piattaforma analizzerà attentamente sotto il profilo del merito creditizio) direttamente a più investitori in competizione. All’investitore selezionato verrà garantito un rendimento pari alla differenza tra il valore totale del saldo della fattura ed il prezzo di acquisizione della stessa. La piattaforma fa sì che l’investitore anticipi entro 48 ore l’85-90% del valore della fattura alla PMI, mentre il resto del saldo sarà trattenuto in forma di garanzia e poi liquidato al momento dell’effettiva scadenza della fattura, al netto della remunerazione dell’investiore.

Le caratteristiche distintive dell’ Invoice Trading rispetto all’offerta tradizionale di factoring sono:
  • flessibilità del credito per qualsiasi tipo di PMI senza necessità di garanzie o collateral e senza segnalazione alla Centrale Rischi del circuito bancario;
  • semplicità di utilizzo del servizio;
  • velocità di collocamento della fattura (infatti, una volta accettata l’offerta dalla piattaforma, l’acquisto è liquidato in genere entro 48 ore);
  • trasparenza dei costi in un mercato con più investitori che competono sul valore dell’investimento.
I punti di debolezza che possono essere individuati, ma che non ne hanno limitato la diffusione, sono:
  • un tasso di interesse non necessariamente competitivo rispetto a quello applicato dal circuito bancario
  • sono accettate solo fatture inviate a società di capitali, mentre sono rifiutate quelle inviate alla P.A. (modello previsto da quasi tutte le piattaforme)
  • non è possibile dividere il valore di una fattura fra più investitori e l’importo minimo delle fatture accettate varia tra 1.000 e 10.000 euro (non è crowdinvesting)

Come nel factoring tradizionale, anche nell’Invoice Trading la cessione del credito potrebbe essere fatta attraverso due soluzioni diverse (disciplina ex artt. 1260 e ss. c.c.): pro-solvendo (il cedente rimane responsabile del mancato pagamento del saldo totale da parte del suo cliente nei confronti del cessionario) o pro-soluto (il credito viene ceduto al cessionario che si accolla anche il rischio di insolvenza del cliente senza poter esercitare il regresso verso il cedente).

Nella realtà operativa delle piattaforme italiane si è diffuso e consolidato il modello pro-soluto, con l’attivazione di meccanismi di garanzia ed assicurazione da parte delle piattaforme per coprire i rischi. Questo aspetto rappresenta un ulteriore vantaggio rispetto ai canali tradizionali, dai quali è applicata più comunemente la cessione pro-solvendo.

Il mercato Italiano

Da 3 anni il Politecnico di Milano pubblica un quaderno di ricerca sulla finanza alternativa con un capitolo dedicato proprio all’invoice Trading. Ho costruito l’evoluzione dei volumi cumulati del mercato italiano. Al 30 giugno 2020, l’Invoice Trading ha mosso complessivamente 1.16 Miliardi di euro (+23% rispetto all’anno precedente).

Invoice Trading: le piattaforme italiane

Le piattaforme italiane si sono dotate di appositi partners strategici per l’analisi del merito creditizio e per la gestione del rischio di insolvenza. Il processo di rating viene affidato a providers quali CRIBIS D&BCerved Raiting AgencyModefinance.

Il meccanismo di cessione segue in genere lo schema dell’offerta competitiva, ad esempio tramite asta al rialzo, ovvero tramite un Marketplace di comparazione, o ancora partendo da una quotazione “suggerita” dalla piattaforma, sulla base della quale si effettuerà la contrattazione.

Al 30 giugno 2020 risultano 11 operatori italiani attivi nel mercato dell’Invoice Trading:

Le piattaforme non hanno adoperato un’orientamento “crowd”. Infatti, Fifty accetta solo investitori istituzionali e solo PMI già contrattualizzate con GROUPAMA SGRCredimi è un vero e proprio intermediario, autorizzato dalla Banca d’Italia, che acquista direttamente le fatture, poi cartolarizzate in asset back securities. E infine, CashInvoice è aperta solo a quegli investitori registrati all’albo dei factors tenuto dalla Banca d’Italia.

Rendimenti e costi

Questo tipo di investimento è adatto a quegli investitori che ricercano profili di rischio rendimento attrattivi. Infatti, nonostante il modello preveda la competizione degli investitori su un vero e proprio mercato, il numero degli investitori registrati sulle piattaforme non è molto elevato e le caratteristiche dell’Invoice Trading (velocità di anticipo fatture, cessione pro-soluto, asimmetrie informative, etc.) fanno sì che il rendimento rimanga alto.

Allo stesso tempo, il peso del costo per la PMI (cedente) è mitigato dall’assenza dei costi fissi e dai risparmi sui costi amministrativi che genera la gestione dell’anticipo fattura attraverso il canale elettronico. Senza tralasciare il costo-opportunità dello sblocco del capitale circolante: i pagamenti in ritardo portano molto spesso ad una perdita di reddito per le imprese.

Le prospettive per il futuro

Il fenomeno dell’Invoice Trading è sicuramente una delle più importanti sorprese del panorama Fintech italiano, che porta un grande beneficio all’economia delle PMI (soprattutto piccole società di capitali, e altre imprese che possono offrire solo garanzie limitate). Il trend italiano segue di pari passo quello internazionale che ha visto crescere molto questo settore nell’ultimo anno. Come riportato nell’ultimo report dell’Osservatorio PoliMi, le stime riguardanti il mercato parlano di valori molto importanti: ben € 1.15mld raccolti dall’inizio dell’attività. Ci si aspetta quindi un’ulteriore crescita del settore digitale, considerando il mercato potenziale dell’anticipo fatture in Italia:

  • dove si attendono in media 98 giorni per l’incasso dei crediti commerciali e 124 giorni per il pagamento dei debiti
  • il mercato potenziale del Supply Chain Finance risulta il più grande d’Europa
  • il mercato servito è ancora dominato dalle soluzioni tradizionali di Anticipo Fattura (€ 75 miliardi) e Factoring (€ 58 miliardi)
Informazioni su Daniele Forza 150 Articoli
Sono Daniele, fondatore di questo blog. Dal 2015 investo attivamente nelle piattaforme di P2P Lending e sono qui per raccontarvi la mia esperienza.