Investire online: quali sono i migliori Broker?

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Investire nei mercati finanziari è ormai diventato semplice e alla portata di tutti. Basta infatti avere uno smartphone e appena 100 € per poter iniziare a muovere i primi passi nel mondo della finanza.

Tralasciando il fatto che investire nei mercati finanziari richiede competenze e conoscenze tecniche che non possono essere improvvisate, e che sarebbe sempre opportuno rivolgersi a professionisti quali consulenti bancari o meglio ancora indipendenti, il modo migliore per approcciarsi ai mercati consiste nel procedere a piccoli passi e investire solo dopo aver compreso appieno lo strumento che si intende negoziare.

L’acquisto di azioni, obbligazioni, ETF o titoli di stato, deve necessariamente passare attraverso una piattaforma di investimento (Broker) la cui funzione è quella di interfacciarsi con le varie borse per poter trasmettere ordini di acquisto o di vendita.

Il web ormai è pieno di piattaforme e quindi potrebbe essere difficile orientarsi in questo settore, specialmente se ti trovi all’inizio del tuo percorso.

Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo: l’obiettivo consiste nel darti una panoramica generale su questa tipologia di piattaforme, i vantaggi e le criticità a cui prestare attenzione e una mia opinione al riguardo in modo tale da avere tutti gli strumenti per poter fare la tua scelta in maniera oggettiva e consapevole.

Che cos’è un Broker?

Un broker è un professionista indipendente o può anche essere una società che organizza ed esegue ordini di acquisto o di vendita (transazioni finanziarie) per conto di soggetti terzi.

Un broker quindi può essere anche una persona fisica che effettua operazioni per conto di un soggetto terzo che gli ha fornito un mandato ma in questo articolo ci riferiamo principalmente alle piattaforme digitali di investimento. (c.d. trading on line).

Tali piattaforme sono necessarie per poter effettuare ordini di acquisto in quanto sarebbe impossibile al giorno d’oggi organizzare un’acquisto o una vendita di un titolo al di fuori di una piattaforma.

Quali sono le caratteristiche a cui prestare attenzione nella scelta del proprio broker?

Le piattaforme di trading online sono tutte diverse anche se le caratteristiche principali possono essere racchiuse sotto alcuni aspetti. La scelta del proprio broker deve essere ponderata considerando i seguenti aspetti:

  • Offerta (Gamma prodotti di investimento): le piattaforme di investimento online non sono tutte uguali. Di solito quasi tutte offrono accesso ai mercati Azionari, Obbligazionari o ETF ma solo alcune ti pemettono di aprire posizioni in fondi, criptovalute e strumenti derivati.
  • UX (Semplicità d’uso): Nella scelta del broker più adatto dovresti considerare la user experience sia in fase di apertura del conto ma anche nell’ operatività quotidiana. Solitamente le piattaforme più complete sono anche quelle meno intuitive e quindi più adatte a investitori esperti. Se sei alle prime armi ti conviene puntare sulla semplicità e poi magari valutare di spostarti su piattaforme più complesse.
  • Commissioni: la piattaforma messa a disposizione dal broker deve essere semplice ma allo stesso tempo poco costosa. I costi infatti impattano notevolmente sul rendimento finale del proprio investimento e pertanto se riesci a ridurli al minimo è meglio. Anche in questo caso, piattaforme complesse hanno sicuramente un costo maggiore mentre piattaforme semplici dovrebbero in teoria offrire opportunità di investimento a basso costo.
  • Sicurezza: altro aspetto a cui prestare particolare attenzione è legato alla sicurezza ovvero al fatto che l’ operatività della piattaforma sia controllata da un’autorità di vigilanza come ad esempio la Consob (Italia) la Bainfin (Germania) oppure FCA (UK). Inoltre è bene informarsi anche sullo stato di salute del broker, della banca depositaria, da quanti anni è presente sul mercato, del numero di clienti, delle masse in gestione, recensioni, e così via onde evitare spiacevoli soprese in futuro.
  • Fiscalità: i broker si dividono in due macro categorie ovvero quelli in regime amministrato e quelli in regime dichiarativo (di solito sono piattaforme estere). Nel regime amministrato la piattaforma adempie per conto dell’investitore al versamento delle imposte. Viceversa, i broker che operano in regime dichiarativo lasciano tale onere in capo all’investitore.

Meglio regime amministrato o dichiarativo?

I broker italiani solitamente adottano il regime amministrato ovvero la banca, il broker o la SIM fungono da sostituti d’imposta ed effettuano per conto dell’investitore tutti i calcoli e trattengono automaticamente le imposte da dover versare all’erario. L’investitore quindi riceverà sempre i proventi al netto delle imposte.

Nel regime amministrato le imposte vengono pagate alla chiusura di ogni trade ed il pagamento è immediato. Se invece si realizza una perdita questa potrà essere compensata con le plusvalenze da realizzare entro i 4 anni successivi.

Nel regime dichiarativo invece le imposte vengono versate l’anno successivo tramite la presentazione della propria dichiarazione dei redditi. L’investitore quindi riceverà sempre i profitti lordi e potrà nel frattempo re-investirli.

In questo modo, l’ammontare investito sarà più ampio e si potrà sfruttare meglio la leva finanziaria.

Come contro però dobbiamo considerare un onere a carico dell’investitore che dovrà farsi carico della corretta compilazione della dichiarazione dei redditi oppure avvalersi dell’aiuto di un commercialista.

I migliori broker di investimento per ETF

Ecco di seguito un elenco (non esaustivo) delle più famose piattaforme di investimento alle quali ho voluto esprimere un giudizio sintetico sulla base dei parametri definiti in precedenza.

Scalable Capital

Broker Scalable Capital

Scalable Capital è un broker tedesco fondato nel 2014 da due ex dipendenti di Goldman Sachs che offre la possibilità di acquistare e vendere azioni, etf, fondi e criptovalute. Attualmente la piattaforma è utilizzata da oltre 600 mila clienti ed ha più di 10 Miliardi di masse in gestione.

Scalable capital è regolamentata e vigilata in Germania dalla Baifin (Autorità tedesca) e dalla Banca Centrale Tedesca mentre in Italia è vigilata direttamente dalla Consob.

Ogni cliente di Scalable capital è proprietario di un conto titoli segregato dal patrimonio della società. In questo modo, gli asset dell’investitore non potranno mai essere intaccati in caso di default del broker e inoltre la liquidità depositata sulla piattaforma è coperta dal fondo di garanzia fino a 100 mila euro.

L’offerta di prodotti è piuttosto ampia: la piattaforma permette di investire in oltre 7.500 azioni, 1.700 ETF, 2.000 Fondi e anche in criptovalute.

Scalable capital caratteristiche

Spostando la nostra analisi sulle commissioni, scalable capital offre 3 differenti piani di investimento di cui uno completamente gratuito.

Il piano Free non ha alcun costo di gestione ma prevede il pagamento di una commissione pari a 99 centesimi a transazione. E’ un piano adatto a investitori che hanno intenzione magari di provare la piattaforma.

Gli altri piani invece, a fronte di un pagamento di una commissione mensile, offrono tutta una serie di servizi gratuiti. Interessante anche la possibilità di ottenere un rendimento pari al 2.3% sulle somme depositate sul conto.

scalable capital commissioni

Cosa mi piace

  • Commissioni basse
  • Piani di risparmio automatici
  • Report fiscale pre-compilato da KPMG
  • Accesso al mercato cripto

Cosa non mi piace

  • Piattaforma piuttosto semplice
  • Il broker non è sostituto d’imposta
  • Accesso limitato ai mercati finanziari

DEGIRO

Broker Degiro

Degiro è un broker olandese molto famoso e utilizzato da oltre 2 milioni di investitori. Degiro offre accesso a 19 borse ma l’intermediario non mette a disposizione sistemi di investimento automatico.

Il principale mantra della piattaforma è mantenere i costi bassi. Il conto trading, la custodia ed il mantenimento è pari a 0. L’unico costo è previsto solo per acquisti e vendita che sono pari ad 1 euro a eseguito. Esiste poi una lista di EFT (c.d. Core) che sono acquistabili a costo 0.

Dal punto di vista della sicurezza, gli asset dei clienti di DEGIRO sono segregati in entità separate e quindi protetti contro un’ eventuale insolvenza del broker. (E’ prevista inoltre una garanzia fino al 90% dei fondi con un massimale pari a 20.000 euro grazie al German Investor Compensation Scheme) 

Inoltre, le somme di denaro depositate su un conto deposito DEGIRO presso flatexDEGIRO Bank AG sono garantite fino a un importo di EUR 100.000 ai sensi del sistema tedesco di garanzia dei depositi.

Il regime fiscale adottato da Degiro è quello dichiarativo ovvero l’investitore dovrà adempiere in autonomia al versamento delle imposte.

Cosa mi piace

  • Commissioni basse
  • Possibilità di investire in una vasta gamma di ETF a costo zero
  • UX della piattaforma

Cosa non mi piace

  • Prestare attenzione al report fiscale in quanto a volte riporta errori

Fineco

Broker Fineco

Fineco è una Banca Italiana fondata nel 1999 e specializzata nell’erogazione di servizi finanziari online. E’ considerata una tra le banche più solide a livello italiano con un CET1 paria al 20.8%.

Fineco offre una vasta gamma di prodotti finanziari come ad esempio conti correnti, mutui, prestiti, dossier titoli ma anche una piattaforma di investimento denominata FinecoX.

FinecoX offre l’accesso a 26 mercati mondiali e ti permette di comprare e vendere una vasta gamma di prodotti finanziari come Azioni, ETF, Certificates, Opzioni, CFD, Valute, ecc…

E’ chiaro che un sistema del genere comporta anche dei costi più elevati rispetto alla concorrenza ma l’offerta è veramente ampia e completa. In realtà la piattaforma non prevede un canone di utilizzo ma è necessario aprire un conto corrente per poterla utilizzare. Il conto ha un costo pari a 3.95 euro al mese (azzerabile).

Vanno poi aggiunte le commissioni di utilizzo della piattaforma che sono piuttosto elevate rispetto alla concorrenza in quanto per operatività bassa si arriva a sostente un costo fisso pari a 19 euro ad eseguito.

Fineco è una banca italiana abilitata ad offrire il regime amministrato. Rientra quindi nella categoria di broker che fungono da sostituto d’imposta (per i clienti con la residenza fiscale in Italia).

Fineco Bank aderisce inoltre al sistema di garanzia dei depositi bancari che assicura a ogni correntista una copertura fino ad un massimo di € 100.000 (€ 200.000 nel caso di conto cointestato a due persone).

L’interfaccia è stata sviluppata per rendere l’operatività abbastanza semplice, quindi adatta sia a chi si avvicina per la prima volta al trading e sia agli operatori più esperti, che hanno la possibilità di personalizzare le schermate in base alle proprie esigenze. (Forse anche troppo sofisticata per un investitore alle prime armi).

In sintesi è un servizio adatto a chi sta cercando una soluzione end-to-end nel mondo degli investimenti finanziari. Non è di certo adatto ad investitori alle prime armi ma il fatto che sia abbinata al conto corrente la rende certamente interessante.

Cosa mi piace

  • Piattaforma di investimento completa
  • Regime fiscale amministrato
  • Una tra le più solide banche italiane

Cosa non mi piace

  • Costi piuttosto elevati rispetto alla concorrenza

Directa

Broker Directa

Directa è uno tra i broker più vecchi che si siano affacciati sul mercato digitale. A differenza di Fineco, Directa non è una banca e pertanto non offre conti correnti né carte di credito o altri servizi riconducibili al sistema bancario tradizionale ma si caratterizza come una SIM (Società di intermediazione mobiliare)

I suoi servizi e prodotti sono quindi ristretti al settore del trading online e degli investimenti.

A livello di sicurezza Directa opera sotto la supervisione della CONSOB e della Banca d’Italia. È aderente al Fondo Nazionale di Garanzia, il quale prevede rimborsi fino a €20.000 (per le banche il Fondo Interbancario di Garanzia assicura fino a €100.000).

Il broker non applica commissioni di gestione della piattaforma ma si limita a caricare costi solo in base all’operatività del cliente. Esistono 3 profili commissionali e di seguito ti riporto quelli legati all’acquisto di ETF.

Commissioni Directa

L’interfaccia è un po’ il tallone d’achille di questo broker. Molti investitori infatti non sono soddisfatti della UX e si vede chiaramente che ci troviamo di fronte ad una piattaforma “old style”.

Una particolarità di Directa è anche legata alla possibilità di rubricare le proprie quote di investimenti in crowdfunding.

La piattaforma inoltre ti permette di decidere a quale regime fiscale appartenere: amministrato o dichiarativo.

Cosa mi piace

  • Regime fiscale dichiarativo e amministrato
  • Rubricazione delle quote di investimenti in crowdfunding
  • Aderenza al fondo interbancario di garanzia

Cosa non mi piace

  • Piattaforma troppo spartana

Trade Republic

Broker Trade Republic

Trade republic è un altro broker piuttosto semplice e adatto ad investitori alle prime armi. Attualmente offre una remunerazione del capitale depositato e non investito pari al 2% lordo sotto forma di interessi.

I costi sono anche in questo caso azzerati nella gestione ma si paga solo l’eseguito che è pari ad 1 euro. E’ possibile inoltre azzerare anche questo costo investendo in un piano di risparmio in Azioni, ETF o cryptovalute.

Interessante anche la funzionalità di investimento frazionata che ti consente di acquistra quote di azioni. Utile nel caso in cui l’azione che vuoi acquistare è particolarmente costosa.

Trade Republic Bank è una societá d’intermediazione mobiliare (SIM) tedesca. Il denaro depositato in piattaforma è garantito fino a 100.000 euro in quanto l’azienda è disciplinata dalla BaFin (l’organo di regolamentazione finanziaria della Germania, equivalente a CONSOB) e dalla Banca Centrale tedesca.

Dal punto di vista fiscale infine anche Trade republic adotta il regime dichiarativo.

Cosa mi piace

  • Costi ridotti
  • Investimenti frazionati
  • Aderenza al fondo di garanzia

Cosa non mi piace

  • Piattaforma troppo semplice
  • Regime fiscale dichiarativo
Informazioni su Daniele Forza 150 Articoli
Sono Daniele, fondatore di questo blog. Dal 2015 investo attivamente nelle piattaforme di P2P Lending e sono qui per raccontarvi la mia esperienza.

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