In Equity We Trust #1: il mercato italiano 2016 e l’offerta CleanBnB

in equity we trust CleanBnB

Sono trascorsi più di 3 anni dall’introduzione della raccolta di capitali di rischio on-line nel nostro sistema finanziario ma il mercato stenta ancora a decollare, anche a causa della mancanza di informazione riguardo tale strumento di raccolta e per la riluttanza della nostra cultura finanziaria verso metodi di finanziamento/investimento “alternativi”.

L’equity crowdfunding in Italia: il mercato e le raccolte in corso

I numeri non sono tra i più incoraggianti. Ad oggi sono presenti in Italia 19 portali iscritti nel registro dei gestori tenuto dalla Consob, di cui 18 iscritti nella sezione ordinaria (gestori autorizzati) e 1 nella sezione speciale (gestori di diritto); tra questi portali solo 13 risultano attivi.

piattaforme equity

Escludendo StarsUp l’unico portale che ha all’attivo 16 offerte di capitali di rischio il resto delle piattaforme registrano un numero di offerte esiguo. Ad oggi le offerte pubblicate sono 44, di cui il 19 hanno raggiunto il target di raccolta, 16 hanno terminato la raccolta senza successo e 9 sono attualmente in corso (2 delle quali hanno raggiunto il target prima della scadenza) con un tasso di successo delle offerte concluse del 54,29%.

% successo equity

Il capitale raccolto ammonta a poco più di 5,7 milioni (6,1 mln considerando i progetti in corso) con una media di raccolta per gestore di 170.000 euro.

capitale raccolto equity

I settori

I settori maggiormente interessati alla raccolta di capitali on-line sono il settore della social economy e dell’ICT, mentre tra le forme societarie dell’offerente prevale la presenza di start-up innovative con 41 offerte pubblicate. Per quanto riguarda la quota di equity offerta agli investitori la media del mercato italiano si attesta al 22,42% del capitale societario, rappresentato maggiormente da quote di srl ordinarie. Il target medio di raccolta richiesto è di 272.000 euro e in media le società che ricorrono alla raccolta di capitale di rischio tramite portali in-line hanno una pre-money valuation di 1,65 mln.

pre-money equity

Campagne 2016

Dati incoraggianti si registrano nell’anno in corso. Dall’inizio del 2016 sono state pubblicate 16 offerte di capitali (di cui 9 in corso) e tutte concluse con successo tranne una. Inoltre si registra anche l’entra sul mercato di 3 portali che hanno pubblicato le loro prime offerte in questi mesi.

Le offerte di capitali del 2016 riguardano per lo più il settore della social economy e dell’healthcare con una pre-money valuation in media di 1 mln (dal calcolo è esclusa un’offerta riferita ad un veicolo d’investimento con una pre-money valuation di 9,9 mln).

Insomma l’equity crowdfunding è un mercato che bisogna tenere sotto osservazione, anche a fronte dell’evoluzione che sta avendo in molti paesi dove è ampiamente più sviluppato (UK e USA).

Per favorire la diffusione delle informazioni sullo strumento e sulle possibilità di investimento dopo una disamina dell’evoluzione del mercato inauguriamo oggi la prima rubrica sull’equity crowdfunding che periodicamente vi guiderà alla scoperta delle varie offerte in corso sui portali italiani.


CleanBnB

cleanbnb equity

CleanBnB S.r.l. è una start-up innovativa che offre servizi quotidiani per la gestione degli affitti pubblicati su piattaforme per la ricerca di affitti di breve periodo come AirBnb e altre piattaforme simili.

L’obiettivo della raccolta offerta sulla piattaforma Crowdfundme è di 50.000€ per l’11% di capitale sociale rappresentato da quote di categoria “A” e “B”, per una pre-money valuation di 404.545€.

Quote Categoria A

Le quote di categoria “A” sono attribuite a fronte di una sottoscrizione e versamento contestuale di una quota di capitale pari o superiore ad Euro 280,00 con il relativo e proporzionale soprapprezzo ed hanno le seguenti caratteristiche:

  • sono soggette al diritto di prelazione da parte dei titolari delle quote di categoria “A”
  • attribuiscono il diritto di voto nelle delibere assembleari
  • attribuiscono il diritto di prelazione di cui all’art. 10 della Statuto nell’ipotesi di trasferimento di quote di categoria “A”
Quote Categoria B

Le quote di categoria “B” sono attribuite a fronte di una sottoscrizione almeno pari o superiore ad Euro 7,00 per capitale ed inferiore ad Euro 280,00 sempre per capitale con il relativo e proporzionale soprapprezzo ed hanno le seguenti caratteristiche:

  • non sono soggette al diritto di prelazione di cui all’art. 10 dello Statuto
  • sono sprovviste del diritto di voto
  • non attribuiscono i diritti di prelazione di cui all’art. 10 dello Statuto

Con un chip d’investimento minimo di 250,00 euro il target di raccolta è stato ampiamente superato nelle prime settimane raggiungendo quota 89.059 euro.

Operativa dal marzo 2015 è stata incubata da Seed Project, incubatore specializzato in start-up early stage, ed è attualmente attiva su Milano con progetto di espansione in altre 10 località, partendo da Roma e Firenze.
CleanBnB si rivolge ai proprietari di appartamenti che intendono concedere in locazione il proprio immobile per breve periodo offrendo loro tutti i servizi legati all’affitto di breve tempo: gestione prenotazione, consegna e ritiro chiavi, pulizie.

I pacchetti

Offre due pacchetti di servizi:

  • pacchetto Base 3 €/giorno – prevede tutti i servizi legati all’affitto ad esclusione della gestione delle prenotazioni/clientela;
  • pacchetto Full 20 €/giorno – offre tutti i servizi legati al ciclo di affitto a breve termine.

In Italia il mercato degli affitti di breve periodo gestiti su piattaforme on-line è in costante crescita (Airbnb ha superato i 200.000 annunci in Italia) con Milano in testa alla classifica. L’obiettivo di CleanBnB è lavorare con i proprietari di appartamenti su base continuativa a medio-lungo termine attraverso una strategia che punta al mantenimento di prezzi bassi e competitivi, garantendo al tempo stesso un elevato standard di qualità basato sull’efficienza operativa.

L’offerta ha riscontrato notevole interesse da parte degli investitori, anche a seguito della nascita di partnership con Back to Work 24 (società del Gruppo 24 ORE) e il gruppo RCS (CleanBnB sarà partner operativo delle testate Trovocasa e Pregio per la gestione degli affitti brevi) portando al prolungamento della campagna di raccolta fino al 30 giugno.

Nel frattempo la Commissione europea ha pubblicato nuove linee-guida riguardanti la sharing economy per rispondere gli interrogativi sorti riguardo la legittimità di tali servizi (AirBnB, Uber) chiedendo ai governi di trovare un giusto equilibrio tra il rispetto della libera iniziativa economica e la necessità di proteggere i consumatori (cosi come sta avvenendo in Islanda e Svezia) e alle piattaforme che offrono un servizio tra privati cittadini di cooperare pienamente con le autorità nazionali; rischio da tener ben presente oltre ai già citati rischi tipici dell’investimento tramite portali on-line.

Informazioni su Andrea Friso 6 Articoli
Andrea Friso

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.