Da Coachellamare a Cellamare, il festival si deve fare… Sì, grazie al Crowdfunding

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E’ stato superato il 20% dell’obiettivo di raccolta per la realizzazione del Cellamare Music Festival, il super festival pugliese conosciuto fino a pochi giorni fa come Coachellamare!

Partorito dalla mente di Antonio Conte e Tommy Bovino il Coachellamare Music Festival, la rivisitazione goliardica e ufficiosa del famosissimo Coachella Valley Music and Arts Festival, sta per diventare realtà grazie al Crowdfunding!
Sì, con un unico cambio di programma… per questioni di assonanza tra i nomi hanno dovuto cambiare in Cellamare Music Festival, ma i promotori garantiscono che la sostanza sarà la stessa.

Dall’idea al progetto

Dapprima nato per gioco lanciando sul web un cartellone di eventi composto da artisti pugliesi (Al Bano e Romina Power, Checco Zalone, Toti e Tata, Canzoniere Grecanico Salentino, solo per citarne alcuni), lo scherzo è diventato virale attirando le prime risposte e le prime attenzioni.
Antonio Stornaiolo di Toti e Tata è stato uno dei primi a farsi vivo pubblicamente, dopo Al Bano, che durante un’intervista a IlFattoQuotidiano.it ha fatto sapere: “se è una cosa seria, perché no?”. Infine, il “Sostengo #Coachellamare” tweettato dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Non è mancato nemmeno il supporto mediatico da parte de La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Vanity Fair, GQ, Rockit, Radio Deejay, Ninja Marketing e altri.

La kermesse oltremare di musica alternativa ed elettronica che da quasi 20 anni riunisce artisti da tutto il mondo nella seducente ed esotica California quest’anno dovrà fare i conti con la “concorrenza”…
Cellamare Music Festival si deve fare e si farà nel piccolo paesino barese da cui prende il nome, in Puglia, la California nostrana! Certo, a dispetto del cartellone fake conosciuto dal popolo del web, non ci sarà nessuna “beach”! Perché Cellamare non è proprio sul mare… ma questa è un’altra storia!

L’obiettivo di raccolta della campagna Cellamare – musica e attitudine in Puglia lanciata su Musicraiser è di 25.000 euro in 60 giorni. Le ricompense in cambio del contributo sono molte e tutte originali e coinvolgenti.

D’altronde, quale modo migliore per coronare un’idea (seppur fake) partorita e diffusa sul web se non facendola finanziare dallo stesso web?
Ho chiesto ad Antonio Conti, uno degli organizzatori del festival.

L’intervista

Ciao Antonio. E’ nato tutto come uno scherzo… e ora? Fino a poco tempo fa non ci credevo nemmeno io, ma ora iniziamo a crederci tutti e l’aspettativa cresce. Voi, innanzitutto, cosa vi aspettate?

Noi ci aspettiamo di poter dar vita ad un evento unico nel suo genere, che possa racchiudere quanta più musica indipendente (e non solo) pugliese e che riesca ad unirci tutti indistintamente senza invidie o favoritismi vari, tipici di questo nostro ambiente.

Non vi è mancato il sostegno da parte degli artisti, dei media e soprattutto del pubblico. Ma cosa vi ha fatto scattare la “molla” e decidere di farlo davvero?

In realtà, l’idea di farlo per davvero l’abbiamo sempre avuta, e vista la grossissima mole di gente smossa volta a volerlo per davvero questo super festival, non potevamo esimerci dal provarci ad organizzarlo. Abbiamo radunato alcuni dei top promoter/organizzatori pugliesi, che si sono detti da subito disponibili a dare una mano alla realizzazione del tutto ed ora stiamo pedalando verso la meta.

Musicraiser è sicuramente una delle piattaforme per le raccolte fondi che riguardano l’universo “musica” più interessanti ed efficaci in Italia. Prima di fare la scelta di ricorrere al Crowdfunding avete preso in considerazione delle alternative per realizzare vostro progetto? E alla fine perché proprio Crowdfunding e proprio Musicraiser?

Certo! Abbiamo valutato diverse opzioni. Musicraiser, inoltre, è stata anche una delle prime piattaforme a contattarci e proporci il tutto, poi anche con l’aiuto press di Rockit non è stato difficile scegliere.

La campagna di Crowdfunding è stata lanciata il 16 febbraio e in soli 2 giorni avete raccolto più di 4.000 euro da parte di 230 raiser (senza contare che io non ho ancora contribuito!). Bè, cosa te ne pare? Siete a buon punto, no?

Siamo partiti benissimo! Poi abbiamo dovuto allentare per sistemare questioni di cambio nome per non avere problemi con il festival di Coachella in California, e ora siamo pronti a ripartire ancora più forti con tanta “pressione mediatica” in ogni dove. Ovviamente tutto dipende dal crowdfunding, se non raggiungiamo la cifra prevista, il festival non si fa; ci teniamo che ci sia davvero l’attenzione per un festival vero e non un fake. Inoltre aspettiamo il contributo!! 😀

Ho fatto un giro fra le ricompense che offrite ai raiser: “Uelcom in Cellamare”, “Felicità!” (citando Al Bano), “pacco” per terroni fuori sede e, nientepopodimeno che, il giro turistico a Cellamare col Sindaco. Come le avete pensate? Vi siete fatti aiutare da qualcuno per strutturare la campagna?

Abbiamo fatto tutto da soli con il team organizzativo di una decina di persone (per ora) che ha lavorato per pura passione ed un’enorme voglia e ha partorito queste stupende idee in pochissimi giorni.

Cosa pensate di fare da qui alla pubblicazione (e realizzazione) delle date? Perché ancora non si sanno le date certe, giusto?

Per ora puntiamo a raggiungere la cifra pattuita. Parallelamente non siamo fermi, anzi, lavoriamo il doppio per iniziare a programmare tante novità per l’evento. Per le date possiamo solo dirvi seconda metà di Agosto.

Bene! Ti ringrazio per la disponibilità e vi auguro un in bocca al lupo. Intanto decido la ricompensa che più mi piace e passo a darvi il mio sostegno, perché “Cellamare si deve fare”!

Grazia a voi!

Informazioni su Giovanni Cicala 20 Articoli
Appassionato di tecnologia, innovazione, comunicazione e teatro. Durante il suo percorso professionale decide di dedicare le sue attenzioni al Crowdfunding e alle potenzialità che lo strumento offre per rilanciare l’attività imprenditoriale del nostro Paese.

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