
Nel 2014 l’Europa ha raccolto circa 3,26 miliardi di dollari dalle campagne di crowdfunding. Poca cosa se confrontati ai 16,2 miliardi raccolti a livello globale. Circa il 20,1% del totale quindi, dopo gli Stati Uniti, che fanno la parte del leone, e l’Asia, che con i suoi 3,4 miliardi quest’anno si è guadagnata il secondo posto nella classifica dei continenti che hanno registrato maggiori volumi di raccolta.
In generale, quali sono i risultati della finanza alternativa in Europa?
Secondo The European Alternative Finance Benchmarking Report, lo studio condotto dall’Università di Cambridge, il mercato europeo della finanza alternativa risulta in forte crescita “sul punto di diventare mainstream”. Il report analizza diversi servizi di finanziamento online, quali l’equity crowdfunding, il lending crowdfunding (peer-to-business, o peer-to-peer alle imprese), il reward crowdfunding, ma anche titoli di debito, credito alle PMI, fondi di ventur capital per le start-up, ecc. Nel solo 2014 questo mercato ha registrato una crescita del 144% rispetto all’anno precedente (1.211 milioni di euro nel 2013 contro 2.957 milioni nel 2014). Escludendo il Regno Unito, leader nel settore, il tasso medio di crescita del triennio 2012-2014 è stato del 115% (137 milioni di euro nel 2012, 338 milioni nel 2013 e 620 milioni nel 2014) e si prevede che il volume complessivo annuale possa passare dai circa 2,96 miliardi del 2014 ai 7 miliardi di euro nel solo 2015.
Qual è la situazione nei singoli Paesi europei?
Il Regno Unito da solo supera il resto dell’Europa: la ricerca evidenzia come nel solo 2014 il mercato inglese abbia raggiunto un volume di 2.337 milioni di euro (circa il 79% del volume complessivo europeo). La Francia è il secondo più grande mercato con 154 milioni (5,20% del mercato); terza la Germania con 140 milioni (4,73%); l’Italia invece è solo decima con un giro d’affari che si aggira attorno a 8,2 milioni di euro (0,28%).
Quali sono le forme di finanziamento alternative più utilizzate in Europa?
Escludento ancora il Regno Unito, il prestito peer-to-peer (o social lending) è la forma di finanziamento che interessa il segmento più grande del mercato (274,62 milioni di euro nel 2014), seguita dal reward crowdfunding (120,33 milioni), dal prestito peer-to-peer business (93,1 milioni) e dall’equity crowdfunding (€82,56m).
Il lending crowdfunding, quindi, nelle sue varianti dedicate ai privati e alle imprese, si impone anche in Europa come strada vincente confermando il primato già registrato a livello globale come modello di crowdfunding con i più alti volumi di raccolta.
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